Danza e Alchimia
Metodo FÜYA
In “Danza e Alchimia” Damiano Fina riconduce la danza alle sue origini per illuminarne il futuro, senza trascurare la storia della performance a cavallo tra XX e XXI secolo. Secondo l’autore oggi è necessario ricondurre le arti performative al sacro e al rituale.
Ritornare alle origini della danza attorno al fuoco.
Quando il cielo era colmo di stelle, l’organismo umano era fatto di storie e ritmi attorno al fuoco. Quei giorni sono ancora nelle nostre memorie. Lo studio del corpo mi ha portato a creare una metodologia che studiasse la forza della nostra connessione con le origini della danza. FÜYA è un approccio pedagogico alla danza e all’alchimia, che ha lo scopo di ricondurre la creatura umana alla consapevolezza delle proprie radici, per ristabilirne l’equilibrio con il mondo.
La danza deve tornare al sacro
I giorni della caccia e delle danze attorno al fuoco sono ancora nelle nostre cellule, assieme ad antiche visioni del mondo. L’alchimia non nasce come scienza fine a se stessa, così come la conosciamo oggi, ma sboccia proprio dalla conquista della materia per mezzo del fuoco e custodisce il segreto iniziatico che unisce l’umanità al cielo.
La danza spalanca l’invisibile
Ripristinare il legame tra sacro e profano
Con lo scopo di ripristinare questo legame tra sacro e profano, l’arte deve interessarsi alla pedagogia. Così nasce il metodo FÜYA, perché la danza e la performance sono educative. Su questa riflessione si basa il libro Danza e Alchimia Metodo FÜYA.
Il metodo FÜYA è nato e si è sviluppato grazie ai corsi di danza che Damiano Fina guida regolarmente, grazie ai viaggi che ha intrapreso per condividere la sua ricerca tramite performance, workshop e incontri di approfondimento, grazie ai suoi studi e alla costante ricerca, grazie alla meditazione che ha incontrato nel 2004 e, ovviamente, grazie alla danza.
Cos’è l’alchimia?
La danza spalanca l’invisibile
Il metodo FÜYA
FÜYA è un metodo cinestesico, filosofico e poetico basato sulla teoria dei quattro corpi e degli equilibri del corpo, che educa la danza alla connessione con la trasformazione e la sacralità dell’esistenza tramite lo sviluppo del corpo alchemico. È propedeutico a sviluppare la postura del corpo, l’origine e la qualità del movimento, l’ispirazione coreografica e la ragione stessa della propria danza.
Oltre a invitare a prestare attenzione sull’utilizzo del corpo e del gesto, il metodo FÜYA invita gli allievi a costruirsi una memoria storica e una consapevolezza filosofica necessarie per ripensare il ruolo della danza e delle arti nel XXI secolo. Senza una prospettiva e una consapevolezza storica e filosofica della performance non è possibile, infatti, orientarsi con consapevolezza nella ricerca artistica.