Kumano Kodo a piedi: guida al trekking in 4 giorni

Kumano Kodo a piedi: guida al trekking in 4 giorni

Kumano Kodo a piedi: guida al trekking in 4 giorni 900 1200 Damiano Fina

Il Kumano Kodo è un antico sentiero di pellegrinaggio che attraversa la penisola di Kii da Tanabe a Katsuura. Il meraviglioso trekking percorribile in 4 giorni permette di attraversare a piedi la penisola da una costa all’altra immergendosi nel bosco sacro del Kumano e nella cultura giapponese fuori dai circuiti turistici delle città più visitate.

Infatti, il trekking di 4 giorni del Kumano Kodo viene ospitato dalle tradizionali ryokan e minshuku (realizzate secondo tradizione in legno e carta), che offrono alloggio ai pellegrini lungo la strada. Dormirai nei futon e assaggerai la tipica cucina giapponese: scatole bentō, griglia yakiniku e il kaiseki.

Inoltre, lungo il percorso troverai diversi luoghi termali, che in Giappone vengono chiamati onsen. Gli onsen più famosi del Kumano Kodo sono lo Tsuboyu, a Yunomine Onsen, e la rigenerante acqua sulfurea dell’hotel Urashima a Kii Katsuura.

Informazioni utili prima di cominciare il trekking di 4 giorni nel Kumano Kodo

Kumano Kodo si pronuncia “kumàno kodò”. Se sei allenato, il trekking è percorribile a piedi in 4 giorni. Io ho deciso di seguire il sentiero principale chiamato Kumano Kodo Nakahechi, proseguendo fino al celebre tempio Kumano Nachi Taisha. Ecco il mio percorso descritto tappa per tappa:

  • Primo giorno: da Takijiri-oji a Tsugizakura-oji
  • Secondo giorno: da Tsugizakura-oji a Yunomine Onsen
  • Terzo giorno: da Yunomine Onsen a Koguhi
  • Quarto giorno: da Koguchi a Kumano Nachi Taisha

È consigliabile prenotare con mesi di anticipo gli alloggi durante il trekking tramite il sito ufficiale del Kumano Kodo. Gli alloggi lungo il Kumano Kodo offrono sempre yukata, futon, asciugamano viso e corpo, ciabatte: zavorre risparmiate per il tuo zaino!

 

Cosa sono gli oji che segnalano il Kumano Kodo?

Gli oji sono i tempi votivi che costellano il percorso spirituale del Kumano Kodo. Il sentiero è molto ben segnato. Infatti, ogni 500 metri c’è un apposito segnale che aiuta a tracciare il percorso e a identificare l’orario di arrivo previsto rispetto al proprio passo. Oltre agli oji e alle colonnine ogni 500 metri, lungo il trekking diversi cartelli raccontano la storia dell’antico sentiero, arricchendo di storie e aneddoti la camminata.

Come ci si comporta in un tempio giapponese?

Oltre agli oji, il Kumano Kodo è un pellegrinaggio lungo il quale si incontrano diversi luoghi di devozione e tre grandi templi. All’ingresso di ogni luogo sacro è possibile trovare una fonte d’acqua per lavarsi le mani e sciacquarsi la bocca. Nel punto più vicino all’altare si trova una corda da scuotere per attivare il suono dei campanacci che richiamano l’attenzione degli spiriti dei kami. Dopo aver “suonato la corda” i giapponesi lasciano un’offerta in monete dentro l’apposito contenitore di legno, compiono due inchini, sbattono le mani due volte e concludono con un  terzo inchino, più profondo dei primi due.

Quanto è difficile il sentiero?

La difficoltà del trekking non risiede tanto nei chilometri percorsi, che si aggirano sui 16km al giorno, quanto piuttosto sui dislivelli in salita e discesa, che sono peraltro ben segnalati nella mappa del percorso che vi verrà consegnata dall’ufficio turistico di Tanabe. Le salite e le discese sono a tratti molto ripide, quindi portarsi i bastoni da trekking può essere un’ottima idea per aiutarsi lungo il percorso.

Cosa fare in caso di mal tempo?

In caso di forti piogge, consiglio di richiedere all’ufficio turistico di Tanabe anche gli orari degli autobus, che non sono molto frequenti e possono essere molto utili nel caso sia difficile proseguire a piedi tra una tappa e l’altra. A seconda delle condizioni meteo, infatti, il trekking cambia di intensità e i tratti più ripidi sono sconsigliabili da fare con piogge intense e temporali.

Come comportarsi con gli animali selvatici?

Nella guida che ti verrà consegnata dall’ufficio turistico di Tanabe o all’ufficio posto all’ingresso di Takijiri-oji si consiglia di adottare un comportamento prudente nei confronti degli animali selvatici presenti lungo il tragitto. In particolare, occorre prestare attenzione alle vipere della zona, alle scimmie, agli insetti e ai rari orsi, dai quali è bene tenersi a debita distanza per evitare attacchi indesiderati.

Tutti gli animali presenti nel Kumano Kodo non attaccano l’uomo se non si sentono minacciati, quindi non c’è da avere alcuna paura. In ogni caso, dal momento che il passaggio di altri turisti lungo i tragitti nella foresta è raro, consiglio un abbigliamento adeguato (scarponi, calzettoni e pantaloni lunghi).

Dove lasciare le valigie durante il Kumano Kodo?

Durante il Kumano Kodo è bene non avere con sé i bagagli ingombranti. Ci sono tre soluzioni per camminare leggeri:

  1. La prima soluzione è spedire dall’aeroporto la propria valigia all’ultima tappa del tuo percorso, per esempio all’hotel Urashima a Katsuura
  2. La seconda soluzione è sfruttare il servizio di navetta dei bagagli del Kumano Kodo, che ti farà trovare la valigia tappa per tappa. Il servizio è prenotabile direttamente dal sito ufficiale del Kumano Kodo
  3. La terza soluzione è lasciare la valigia in un armadietto in aeroporto o a Tanabe, se prevedi di tornare  a prenderla al termine del trekking

Primo giorno: da Takijiri-oji a Tsugizakura-oji

Distanza: 17 km
Dislivello in salita: 1260 m
Dislivello in discesa: 850 m

Il primo giorno si comincia da Takijiri-oji, la porta del Kumano Kodo che comincia da Tanabe. La notte prima della partenza è possibile alloggiare sia in città a Tanabe, e spostarsi la mattina in autobus all’ingresso del percorso, oppure trovare alloggio nei pressi di Takijiri-oji. Io, avendo percorso il Kumano Kodo due volte, ho provato entrambe le soluzioni e ho trovato più comodo cominciare direttamente da Takijiri-oji.

Sceso dall’aereo all’aeroporto KIX del Kansai, mi sono ritrovato direttamente ai piedi del cammino del Kumano Kodo, alloggiando presso Kodo-no-Mori Anchan, il cui proprietario è molto disponibile.

Il tratto del primo giorno snoda sia nella foresta che lungo alcuni paesini. Si tratta di un tratto impegnativo, ma che promette molta soddisfazione. Tsugizakura è l’oji più bello di tutto il Kumano Kodo! I suoi alberi sono spettacolari. Si tratta di Cryptomeria Japonica, l’albero di dimensioni più grandi del percorso che caratterizza il paesaggio più tipico del trekking. Gli esemplari più maestosi si trovano nei pressi dei tre templi principali del Kumano Kodo, ma quelli di questo oji non fanno invidia ad alcun altro sito e sembrano dialogare con la stessa intensità degli alberi che incontrerai lungo il Daimon-zaka nei pressi del celebre tempio Kumano Nachi Taisha.

Secondo giorno: Tsugizakura-oji, Hongu Taisha, Yunomine Onsen

Distanza: 20,5 km
Dislivello in salita: 1240 m
Dislivello in discesa: 1300 m

Il secondo giorno il meteo era così piovoso che non mi ha permesso di percorrere a piedi tutto il tratto segnato in mappa. Sarebbe stato un tratto impegnativo ma anche ricco di soddisfazioni. Per arrivare da Tsugizakura-oji a Yunomine Onsen ci sono tre possibilità: a piedi, tramite il sentiero Nakahechi, con la deviazione Akari-goe, che riporta le distanze e i dislivelli indicati; a piedi, ma senza il tratto impegnativo di Akagi-goe, fermandosi a un percorso a piedi di 14 km e prendendo l’autobus a Hosshinmon-oji; oppure, in caso di mal tempo, direttamente in autobus dalla fermata di Nonaka Ipposugi a Tsugizakura-oji.

Arrivato a Yunomine Onsen ho fatto un bagno caldo presso il “medicine bath” dei bagni pubblici, la pioggia si era placata, così ho proseguito a piedi verso il tempio Kumano Hongu Taisha. Si tratta di uno dei tre templi più grandi e importanti del pellegrinaggio sacro. Il tratto di Kumano Kodo che unisce Yunomine Onsen a Hongu è segnato in mappa con il nome Dainichi-goe con distanza di circa 2 km, un dislivello in salita di 250 m e in discesa di 190 m. Il tratto caratteristico di questo bosco è la presenza di granchi e di splendidi alberi dalla corteccia rosso fuoco!

A Hongu è possibile visitare anche il più grande tori del Giappone, alto oltre 30 metri, a guardia dell’area sacra dove sorgeva in origine il primo tempio Kumano Hongu Taisha, al centro di suggestive risaie. Le tracce del vecchio tempio sono cariche di un’energia spirituale ancora oggi molto forte. Io sono rimasto rapito un’ora dall’atmosfera del posto, che ho trovato ancora più suggestiva del pur sempre meraviglioso tempio Kumano Hongu Taisha, da cui se si è fortunati è possibile sentire il suono intenso dei tamburi Taiko del tempio.

Oggi il tempio è stato spostato su un’altura accessibile da una bellissima scalinata. Il tempio è stato spostato per evitare di essere travolto dalle piene del fiume che passava accanto al tempio più antico. Dopo la visita a Hongu, il mio consiglio è alloggiare a Yunomine Onsen, le cui ryokan offrono il tipico bagno caldo delle terme giapponesi, con cena e colazione in Bento box.

Le bentō sono delle scatole di legno laccato suddivise in piccoli scomparti. All’interno le pietanze sono suddivise in una composizione sapiente di gusti e colori, per stuzzicare il gusto e allo stesso tempo la vista.

A Yuomine Onsen ci sono due tradizioni turistiche da rispettare: fare un bagno nello Tsuboyu, come ho raccontato dell’articolo del 2018, o nelle terme pubbliche e cucinare le uova direttamente dalla sacra fonte di acqua termale. Io le ho cucinate la mattina presto prima di ripartire per il sentiero e piedi. Come comportarsi negli onsen giapponesi? Leggi la mia guida qui.

Terzo giorno: da Yunomine Onsen a Koguchi

Chilometri: 13 km
Dislivello in salita: 670 m
Dislivello in discesa: 690 m

Questo tratto, chiamato Kogumotori-goe, è un po’ meno bello del precedente, ma molto più facile, il trekking che unisce Yunomine Onsen a Koguchi è da considerarsi come un momento in cui riprendere fiato dopo due giorni molto intensi. Il sentiero comincia dalla fermata dell’autobus Shimoji-bashi. Di particolare effetto scenografico lungo il percorso è l’apertura di un magnifico belvedere che riporto in foto.

Una menzione a parte meritano gli ampi spazi del Kumano Kodo, praticamente impossibili da catturare con un cellulare o una semplice fotocamera. Solamente un fotografo professionista sarebbe forse in grado di restituire in foto la maestosità degli spazi visitati. Lo stesso discorso si applica anche alla foto che riporto di questo belvedere, che è solo una pallida testimonianza dell’emozione che si prova di fronte al paesaggio dei monti boscosi del Kumano.

Koguchi è un piccolo paesino a metà strada tra Kumano Hongu Taisha e quello di Kumano Nachi Taisha. L’alloggio presso Koguchi Shizen-no-Ie merita la tappa per diverse ragioni. Il posto si raggiunge passando per un viadotto che ha poco di poetico e si tratta di una vecchia scuola riadattata ad alloggio per i turisti. Al di là di ogni previsione, le camere di questa tappa sono bellissime e la cucina lo è altrettanto. Inoltre, accanto all’alloggio c’è un tempio carico di un’energia mozzafiato!

Quarto giorno: da Koguchi a Nachi Taisha

Chilometri: 14 km
Dislivello in salita: 1260 m
Dislivello in discesa: 930 m

L’ultimo giorno di trekking è caratterizzato da un tratto impegnativo, molto bello, con un secondo belvedere che questa volta si apre come finestra sul mare di Katsuura dove poter sostare e mangiare.

Il tratto dell’ultimo giorno conduce al celebre tempio Kumano Nachi Taisha e alla cascata di Nachi Falls. Le foto parlano da sole! Si tratta indubbiamente di uno dei luoghi sacri più suggestivi di tutto il Giappone. La cascata di Nachi è la più alta del paese, con i suoi 133 metri di salto.

Arrivando da Kumano Kodo di Koguchi si accede al tempio di lato, quindi consiglio di terminare il tragitto percorrendo il celebre tratto del Daimon-zaka, caratterizzato da un viale mozzafiato di secolari cedri giapponesi. Al termine della scalinata (se si arriva dal tempio), si trovano marito e moglie, due maestosi esemplari di Cryptomeria Japonica di 800 anni ciascuno.

Salutando il Kumano Kodo, si prende l’autobus per raggiungere Katsuura e, con un traghetto gratuitamente offerto dall’hotel, soggiornare all’Urashima per godersi il meritato onsen. L’hotel Urashima si sviluppa in un meraviglioso promontorio e offre ai propri ospiti degli onsen scavati nella roccia che si affacciano sul mare. Gli onsen sono frequentabili fino alle 24 e coronano all’insegna del relax il pellegrinaggio del Kumano Kodo!

P.S. Katsuura è considerato uno dei luoghi più buoni del Giappone per il pesce! Ti consiglio di provare i ristorantini vicino al molo, lì ho mangiato il sushi più buono della mia esperienza in Giappone!

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Author:

Damiano Fina

Performer, philosopher and lecturer, Damiano Fina promotes the exercise of contemplation to explore the eternal through philosophical thought and the art of dance.

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