Il mio viaggio in Giappone

Il mio viaggio in Giappone

Il mio viaggio in Giappone 1200 800 Damiano Fina

Quattordici anni fa, nel 2004, tra i scaffali di una libreria, ho incontrato il titolo “Shobogenzo: i discorsi del maestro Dogen”. Da quel momento è cominciato il percorso di meditazione, che mi avrebbe condotto, tra varie esperienze, alla danza butoh. Quattordici anni dopo, nel 2018, ho danzato all’Hokkaido Butoh Festival con la mia nuova performance Poison Moon. Chi l’avrebbe mai detto! Ho deciso di sfruttare l’occasione per organizzare un viaggio in Giappone. Ho visitato Sapporo, il Kumano Kodo, da Tanabe a Kyoto, Nara, Yokohama e Tokyo, toccando con mano i luoghi più sacri del Giappone e incontrando vari artisti.

Moerenuma Park, Sapporo

Viaggio a Kyoto e Nara per visitare i templi del Giappone

Il mio viaggio a Kyoto e Nara è durato tre giorni e quattro notti. Secondo me questo è il tempo ideale per visitare i posti principali di queste città, ma ci sono così tanti templi da poter scovare che il viaggio si potrebbe prolungare all’infinito!

Orto Botanico di Kyoto, Kinkaku-ji (Padiglione d’Oro) e Mercato di Ninshiki

Il primo giorno ho camminato più di 20 km (come gli altri tre giorni, d’altronde). Per prima cosa mi sono recato all’Orto Botanico di Kyoto. In ogni città che visito mi piace cominciare il mio tour dall’orto botanico.

Il Kinkaku-ji è il celebre padiglione d’oro, costruito nel 1397 come villa per lo Shōgun Ashikaga Yoshimitsu. Il posto è sempre affollato di turisti, ma il giardino custodisce dei preziosi angoli in cui è possibile sedersi in solitudine e contemplare il giardino zen. Ho avuto il piacere di osservare il dialogo tra un monaco e il capo-giardiniere che stavano studiando il modo migliore per potare la vegetazione del parco. Ecco le mie foto!

Ho terminato la giornata nel famoso mercato di Ninshiki, camminando, ma è possibile raggiungerlo facilmente dalla fermata Shijo della metro.

Danza in strada con Yulia Sko a Tokyo

Una giornata ad Harashiyama: foresta di bambù e giardini giapponesi nascosti

Arashiyama è la zona di Kyoto famosa per la sua foresta di bambù, sempre carica di turisti. Qui, tuttavia, ho visitato i giardini più belli della mia visita in Giappone. Per prima cosa sono entrato nel celebre giardino del Tempio Tenryu-ji, sito Pratrimonio dell’UNESCO. Un posto incantato, bastano le foto a raccontarlo!

Ma il mio giardino preferito in assoluto è Okochi-Sanso Garden, la villa privata di del famoso attore Okochi Denjiro (1898-1962). Nonostante sia esattamente al termine del viale di bambù più fotografato di Arashiyama, questo giardino è poco popolato da turisti, probabilmente per il biglietto d’ingresso a 1000 Yen. Ma ne vale la pena!

All’ingresso viene servito del tè con un dolcetto. Il percorso del parco è guidato, ma riserva un sacco di sorprese. Come da tradizione, il percorso si sviluppa tra aree di fitta foresta di arbusti raffinati, aree in cui lo sguardo si libra verso paesaggi lontani e aree in cui il giardino crea piccoli microcosmi armoniosi. Un’esperienza da fare!

Al termine del percorso, un po’ nascosta, c’è una scala che porta ad una casetta di legno. Lo spazio è accessibile togliendosi le scarpe in ingresso e mantenendo il silenzio. All’interno ci si può affacciare su un grazioso giardino zen e rimanere in contemplazione. È anche possibile sedersi su alcuni tavolini e ricopiare sutra o scrivere le proprie ispirazioni.

Nara, Fushimi Inari Taisha e Kyomizu: il cervo, la volpe e il drago

Il parco di Nara è invaso dai cervi, il tempio Fushimi Inari Taisha è dedicato alla mitologica figura della kitsune e il celebre Kyomizu Temple si presenta con una bellissima statua di drago all’ingresso. Tre templi famosi, ciascuno accompagnato da un animale sacro.

Kyoto è indubbiamente la città dei templi. Qui, come mi era successo nelle tappe principali del Kumano Kodo, la spiritualità deve fare i conti con il turismo di massa e il merchandising. Ciascuno può concentrarsi sull’aspetto che preferisce, certo che sono luoghi così grandi che è facilmente possibile scovare qualche posto un po’ isolato in cui potersi raccogliere in meditazione.

Palazzo d’oro di Kyoto, Arashiyama

Il tempio dall’altra parte del fiume

Una menzione speciale va al tempio Daihikaku Senkoji, quello dall’altra parte del fiume. Mentre ero nel giardino Okochi-Sanso, avevo notato dall’altra sponda una struttura molto colorata. Solamente dopo ho capito che si trattava del tempio Daihikaku Senkoji.

Scendendo dal parco, verso l’altra sponda del fiume, in circa venti minuti si arriva presso questo tempio che, per la posizione geografica, è meno visitato verso gli altri templi della zona e ha mantenuto una speciale atmosfera di autenticità.

Qui non troverai il solito merchadising, ma solo qualche cartello che ti ricorda che l’offerta di 400 Yen all’ingresso è l’unica fonte di sostentamento del tempio. Quindi si è pregati di non dimenticarsi di pagare all’entrata.

Ho trovato un giovane monaco, pressappoco della mia età, che mi ha invitato a sedermi all’interno del tempio, dove c’è una splendida terrazza che si affaccia sulla foresta e sulla veduta di Kyoto. All’interno ho trovato moltissimi testi da consultare, stampe e immagini da contemplare e, volendo, da portarsi via.

Share
Author:

Damiano Fina

Performer, philosopher and lecturer, Damiano Fina promotes the exercise of contemplation to explore the eternal through philosophical thought and the art of dance.

    Nome (richiesto)

    Cognome (richiesto)

    Indirizzo Email (richiesto)

    Ciao! Con questo modulo scrivi direttamente a me. Ti risponderò entro poche ore. Ricordati di indicare la data del workshop a cui intendi partecipare, grazie. (richiesto)


    Questo modulo di contatto rispetta la tua privacy al 100%.

    error: Content is protected !!